Annalia Amedeo. Sinestesie Natura Storia Arte

Annalia Amedeo, Sinestesie, natura, Storia, Arte Casina delle Civette, Roma, 2017-2018

DESCRIZIONE

La mostra di Annalia Amedeo Sinestesie. Natura, storia, arte, ha presentato circa

cinquanta sculture in porcellana realizzate a partire dal 2012 e nuove installazioni site-specific in un’interazione costante con lo spazio interno ed esterno della Dipendenza e del Museo della Casina delle Civette.

Sinestesie non solo sensoriali ma anche concettuali tra arte, natura e storia, perché le opere di Annalia Amedeo, “varcano la soglia del tempo e ne attraversano le dimensioni”. Anche se apparentemente non c’è cesura tra le serie realizzate in passato e i nuovi lavori è evidente che nelle creazioni recenti sono gli stessi elementi ricorrenti a subire una trasmutazione.

La foglia si fa nastro che si avvolge intorno a sé stesso nelle opere Bind, Oblations, in Tracce sensibili e nella serie Kinesis diviene elemento intruso in Le foglie dentro, si riproduce incessantemente fino a riempire forme cave in Seeds, riveste materiali naturali come il sughero in Leaves installations.

La stessa foglia, che nell’installazione inedita dal titolo Verso si trasforma in fiore, attiva un percorso virtuoso, come dichiara l’artista, verso la bellezza, la verità, la speranza, la salvezza. Questo elemento primordiale ha nei lavori di Annalia Amedeo una duplice valenza: è dotato di una forza intrinseca che gli consente di crescere e di rigenerarsi di stagione in stagione, ma anche di una mutevolezza che la rende fragile alla mercé degli eventi e ben rappresenta dunque la dialettica tra essere e apparire che è il tema fondante della sua poetica.

Dualismo che torna nella maschera della Venere antica che, manipolata e alterata nelle sue fattezze, non più unicamente simbolo di bellezza, nella serie Come tu mi vuoi (2015) è anche emblema dell’identità violata e inaugura, nella serie recente Angeliche farfalle (2017), quattro sculture  ispirate ad un racconto di Primo Levi un nuovo capitolo dedicato alla metamorfosi e al processo di trasformazione stesso dell’individuo.

Infine i fossili e i gusci, nelle serie inedite Memorie Fossili (2017) e Madreforme (2017)  sono forme archetipiche, reperti di una memoria del creato, diventano nella loro stratificazione “testimonianza della capacità della natura stessa nel cambiamento di conservare le tracce di sé”.

CURATELA

Elena Paloscia

PROFILO ARTISTA

Annalia Amedeo, nata a Napoli, vive e lavora a Roma. Si è formata a Firenze come restauratrice e in questo settore ha lavorato per molti anni collaborando con enti pubblici e privati tra cui Palazzo Vecchio a Firenze e il Museo Archeologico di Napoli, per poi approdare alla ricerca artistica nel 2011. L’artista predilige la porcellana scegliendo i materiali più pregiati e lavora con ossidi e sali metallici. Nelle sue opere si ispira alla natura e al mondo classico, dall’antico al barocco, cui attinge rielaborando in chiave contemporanea modelli e suggestioni. “Restando sempre in profonda sintonia con la natura indaga, al contempo, l’essenza della condizione umana nei suoi risvolti più intimi, la sofferenza e la metamorfosi, la possibilità di evolversi e di cambiare. L’artista si esprime attraverso un materiale intrinsecamente fragile, seppure longevo, che necessita di cure e di attenzione costanti”.

Ha partecipato a diverse esposizioni personali e collettive e a eventi e premi dedicati alla ceramica artistica.I

SEDE ESPOSITIVA
Musei di Villa Torlonia, Museo della Casina delle Civette, via Nomentana 70, Roma
Dipendenza e sale del Museo

PERIODO
21 ottobre 2017 – 21 gennaio 2018

CATALOGO

Catalogo guida Editori, Napoli catalogo a colori di circa 100 pagine
testi in italiano e in inglese di Elena Paloscia, curatrice dell’esposizione, Maria Grazia Massafra, Responsabile del Museo della Casina delle Civette, Guido Donatone, Presidente del Centro studi per la Storia della Ceramica Meridionale

EVENTI COLLATERALI
Nel corso dell’esposizione sono state realizzate una serie di iniziative collaterali e visite guidate alla mostra con l’artista e con la curatrice.

UFFICIO STAMPA
Paola Saba



Elena Paloscia
Elena Paloscia
Storica dell'arte, giornalista, e critico d'arte cura mostre, libri d'arte e si occupa di progettazione e consulenza nel campo delle arti visive e delle arti applicate