“Pianeti di lettere” è il nome scelto a conclusione dell’evento per il muro realizzato con Opiemme dagli studenti che hanno partecipato al workshop con l’artista nell’ambito del corso “Penne e pennelli” rivolto a giovani della scuola media Majorana e del Liceo Giordano Bruno di Roma.
La performance partecipata, che si è tenuta tra il 4 e il 6 aprile presso la scuola Giordano Bruno in Via della Bufalotta a Roma, è stata l’ultimo atto di un percorso in cui il gioco di ruolo è stato uno degli strumenti didattici per coinvolgere gli studenti come attori e protagonisti di un evento d’arte.
Prima ancora di incontrare l’artista i partecipanti sono stati investiti del ruolo di “creativi” con il compito di organizzare l’iniziativa diventando curatori, organizzatori, intervistatori , producer , verie propri “piccoli events manager”, e scoprendo passo dopo passo quelle azioni necessarie a realizzare il workshop.
Con Opiemme come guida sono poi diventati assistenti dell’artista che ha insegnato loro tutti i segreti del suo lavoro, dal taglio degli stencil alla creazione e alla stesura dei colori, dal disegno preparatorio alla composizione dei testi su muro e sulle panchine fino all’uso corretto dello spray.
Così la scuola si è trasformata proprio con il contributo di 23 giovanissimi, tra cui studenti delle media Majorana e del Liceo Giordano Bruno grazie alle riscritture poetiche di alcuni elementi: un muro, le panchine, le colonne dell’atrio.
Le riscritture poetiche e il workshop presso la scuola Giordano Bruno con Opiemme
Il muro “Pianeti di Lettere” si compone di otto frasi di Giordano Bruno sulla libertà di pensiero, create con stencil e vernice spray nera sul muro bianco, in forma di pianeti, quasi a formare una piccola porzione di Universo, al centro un grande sole formato da lettere.
I testi sono stati scelti dagli stessi studenti e proposti all’artista che ha poi elaborato un progetto per loro. “Ogni pianeta corrisponde ad una frase e ciascuna propone un tema dalla valenza universale: conoscere le cause, andare oltre l’apparenza, non avere confini dentro e fuori di sé, non lasciare che gli altri manipolino la nostra coscienza.
Contestualmente alcuni degli studenti hanno reinterpretato le panchine della scuola in forma poetica, ridipingendole e applicando con gli stencil aforismi scritti dall’artista per il suo progetto #opiemmepoesia, brevissimi componimenti , come ad esempio #lamaleducazionenonhareligione, #socialerasocialcholera, #fatedellanoiaintellettualità che esortano alla riflessione su temi attuali che Opiemme “semina” come “cinguetti nell’etere” in molti luoghi per sorprendere e attivare un pensiero critico.
Un progetto Penne e pennelli che in ogni sua fase ha voluto creare una coscienza attiva negli studenti, facendoli entrare in contatto proprio con l’aspetto “progettuale”, con la possibilità di sviluppare un idea attraverso il metodo, con le loro abilità, le loro attitudini, consentendo loro di vivere nuove esperienze e al tempo stesso di essere orgogliosi di quanto prodotto come veri e propri “artisti in erba”.
I partecipanti
Martina Bejko|Massimo Braccini| Valeria Calvitti|Jacopo Cammarota| Vittoria Campagnani|Giulia Cascavilla| Daniele Coluzzi|Ilaria d’amico|Giorgia Debilio| Gaia di Girolamo| Melissa di Lullo| Paola Ecaldre Joannes| Demien Loreti| Mattia Magnelli| Stefano Mancini|Chiara Montani| Robert Nechita|Matteo Paoli |Mara Raciti| Leslie Annette Raymi Valleios|Alice Romano|Maria Chiara Speziale| Elena Tolve con l’aiuto della docente Elena Paloscia e dei prof. Paola Donato e Alessandro Polito
Penne e pennelli, è uno dei 14 moduli del progetto Un filo lungo tre millenni tre ordini di scuola per il terzo Municipio realizzati dalle scuole Liceo Giordano Bruno, I.C. Majorana e I.C. Levi, in collaborazione con il III Municipio, nell’ambito del “PON 2014-2020 -FSE- Potenziamento dell’educazione al patrimonio culturale, artistico, paesaggistico”.
Opiemme è un artista torinese che lavora sotto pseudonimo, usa poesia e immagine per creare i suoi lavori e le sue performance. Per le sue opere si ispira spesso ai pianeti e alle stelle usando lettere e parole.
Opiemme esprime il suo pensiero su tela, su carta, su muro e ovunque possa rappresentare la sua poetica. È conosciuto come “poeta della street art”. Ha creato numerosi murales in giro per il mondo dedicati alle parole di diversi poeti, e con l’hastag “#opiemmepoesia” realizza stencil dedicati alla sua scrittura. www.opiemme.com
Presentazione del progetto in III Municipio
Venerdì 3 maggio 219
ore 15.00